Autore
Amedeo, pugliese, ingegnere elettrico laureato a Torino.
Il mio percorso è stato sempre contraddistinto da una particolare caratteristica: cercare delle risposte. Da bambino credevo che il mondo dell’ingegneria era quello che mi avrebbe dato le migliori spiegazioni su come funzionava il mondo. Il mondo è fisica, appunto.
Affascinato dalle onde elettromagnetiche, dai flussi di corrente e dall’energia elettromeccanica, posso dire di aver ricevuto buone dosi di meraviglia in quegli anni. C’era però un lato di me che aveva ancora fame. Pensava che la fisica non era sufficiente a spiegare l’intera complessità del mondo.
Infatti, con la laurea in mano, continuavo a sentirmi impotente. Il mondo del lavoro è completamente diverso da quello accademico e capisci che non si hanno tutti gli strumenti per nuotare in quel mare così agitato.
Mi accorsi che fuori dalla bolla della scuola e dell’università c’è un mondo complesso. Non si può spiegare con l’approccio di una singola disciplina.
Dovevo allora allargare il mio spettro del visibile. L’ingegneria non era sufficiente per darsi risposte sulle complesse dinamiche della società.
La società appunto. Un aggregato di donne e uomini che scrivono la storia del mondo e che si crede padrone dell’universo. Nulla di più falso. Ognuno di noi riceve un ruolo di cui nella maggior parte dei casi si è inconsapevoli. Si partecipa passivamente a quel breve flusso temporale che comunemente viene chiamato vita.
Economia, politica, tecnologia, psicologia. Cosa muove l’esistenza degli individui?
La risposta sicuramente è complessa, ma posso dire cosa muove me: la curiosità. Non ho mai smesso di cercare. È come sentirsi essere in un labirinto a cui non c’è via d’uscita, ma il sentirsi perso è quello che più fa sentire vivo e creativo.
Ho deciso allora di canalizzare la mia energia creativa in un progetto, che a me piace chiamare gioco, dal nome scontrocorrente.
Partecipo a progetti nella mia professione. Nel tempo libero voglio giocare. Quindi ho creato questo sito, con tutti i canali social ad esso connessi.

Creare e giocare per me vuol dire anche scrivere. Mi piace vedermi in questa foto mentre sto scrivendo. Questa “passione” è nata in un periodo particolare della mia vita, e in un certo senso è stata la mia salvezza. Mi ha ridato la voglia di tornare a giocare come facevo da bambino, da solo nella mia stanza a ricostruire nella mia immaginazione scenari fantastici.
E rieccomi qui a scrivere il mondo che vorrei. Sognatore estremo. I sogni mi hanno sempre guidato nella mia vita e mi hanno dato la spinta per essere quello che sono ora.
Ho iniziato a scrivere sul libro blu che ormai vedrete ovunque online. Quel libro per me è come avere degli occhiali: mi permette di vedere meglio me stesso e il mondo. Giocare con lui è fantastico.
Quindi? Scontrocorrente? Beh si, quando devi decidere un nome per un blog ti consigliano di scegliere uno che torni facilmente alla mente delle persone, così da essere facilmente indicizzato su Google. Perché mai avrei dovuto conformarmi?
Ho scelto di scrivere andando controcorrente. Nuotare in un fiume in piena con le onde che ti sovrastano. Ma non c’è fatica più bella. D’altronde, se non si nuota in un mare complesso al massimo ci accontentiamo di stare a galla, no?