"Ogni oggetto viene conosciuto nel modo migliore a partire dalle cause che le costituiscono".
Lo stato di natura secondo Hobbes può essere un buon punto di vista per capire la società a partire dai suoi elementi.
In questo articolo proveremo a riportare gli elementi chiave dello stato di natura secondo Hobbes. Essendo un punto di vista filosofico, vi consiglio di giudicare la loro veridicità sulla base della vostra esperienza.
Hobbes vuole fornirci uno strumento di conoscenza
La società è un effetto, un risultato dell’unione delle cause che la costituiscono. Allora, per capire la società come risultato, bisogna decostruirla nei suoi fattori risalendo allo stato di natura umana.
Quindi lo stato di natura secondo Hobbes è quella condizione in cui l’uomo non è insieme agli altri. Egli si riduce ad agire solo in funzione di sé stesso. Dunque è necessario risalire alle passioni e agli impulsi che guidano le azioni umane.

Lo stato di natura deve essere considerato come una condizione ipotetica. Tale ipotesi è quella di considerare l’assenza dello Stato nazionale, quindi l’uomo senza sovrano.
Stato di natura secondo Hobbes: caratteristiche fondamentali
Possiamo qui sintetizzare le caratteristiche della natura umana individuate da Hobbes:
1. Uguaglianza nella forza
A partire dallo stato naturale, la forza degli uomini è abbastanza uguale: anche il più debole potrebbe uccidere il più forte.
Allora ciò che crea le differenze è il desiderio di sempre maggiore potere. Per potere si deve intendere i mezzi coi quali si può realizzare il nostro bene e i nostri desideri. Quindi secondo Hobbes il potere è un mezzo per raggiungere il bene individuale.
2. Competizione
Gli uomini sono competitivi a causa della natura dei loro bisogni rispetto alla scarsità delle risorse disponibili. La competizione può diventare guerra, che a sua volta causa la morte per i singoli.
Infatti la paura di morire è in grado di frenare la crescita infinita dei bisogni umani. Allora essa conserva la pace al fine di riuscire a soddisfare gli interessi individuali facendo collaborare gli uomini tra di loro.
3. Natura autocentrata
La natura psicologica dell’uomo è prevalentemente autocentrata. Quindi si tende a dare priorità alla propria conservazione, alla sicurezza di sé stessi e della propria famiglia.
Stato di natura secondo Hobbes: paura della morte
Il punto chiave dello stato di natura secondo Hobbes è proprio la paura della morte. Essa è una caratteristica innata e primordiale comune a tutti gli individui, sulla quale si può azzardare di dire che tutte le altre paure sono una derivazione di essa.
Tutte le paure dell’uomo sono riconducibili alla paura della morte.
Infatti il nostro impulso naturale derivante della paura di morire ci spinge a mettere in atto azioni paradossalmente “contro natura”. Ad esempio quella di istituire una società civile, un sistema educativo e un insieme di norme utili a conservare la vita di ognuno.
Ricapitolando
Lo stato di natura secondo Hobbes è una condizione per cui siamo quasi tutti uguali e come tali siamo in competizione per assicurarci le risorse utili a realizzare i nostri desideri.
Quindi in questa competizione esiste sempre la possibilità che lo stato di natura diventi uno stato di guerra, dove il pericolo di morte è più concreto.
Allora la nostra paura di morire modera i nostri impulsi naturali per realizzare la condizione non naturale della società.
Conclusione
La società diventa il sovrano capace di regolare i nostri istinti. Per Hobbes il sovrano è il Leviatano, cioè uno Stato assolutistico al quale tutti hanno deciso di obbedire in cambio di una vita comoda e pacifica.
Allora vi pongo qui una domanda: la Democrazia occidentale può essere considerata un sovrano sufficientemente potente tale da riuscire a regolare gli istinti naturali dell’uomo?
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