Il mercato del lavoro, come tutte le tipologie di mercati, prevede la presenza di acquirente e venditore

Infatti, l’acquirente sarà l’impresa, il venditore sarà il lavoratore. Per capire come funziona il meccanismo delle retribuzioni, assumiamo inizialmente che i lavoratori siano tutti uguali.

IL MERCATO DEL LAVORO - EPISODIO 4 "PRINCIPI DI ECONOMIA"

Prodotto marginale del lavoro

L’impresa assumerà un numero di lavoratori che dipende dal prodotto marginale del lavoro, cioè dall’incremento di produzione che fornisce l’assunzione di un lavoratore aggiuntivo. Infatti normalmente si fa l’ipotesi che più si aggiungono lavoratori, minore sarà il loro apporto alla produzione (prodotto marginale del lavoro decrescente). 

Per capirci meglio, due lavoratori con lo stesso capitale produttivo saranno in grado di produrre meno del doppio di quanto produrrebbe un singolo lavoratore nello stesso tempo di lavoro.

Quando l’incremento dei ricavi che si ha assumendo lavoratori aggiuntivi è uguale al valore della retribuzione dell’ultimo lavoratore, si raggiunge il numero ideale di lavoratori di quell’impresa

Oltre tale numero, i costi per l’impresa diventano maggiori dei ricavi aggiuntivi dati dall’assunzione di una ulteriore unità.

Costo marginale del lavoro

Mettiamoci ora dal punto di vista del venditore del lavoro. Essi danno valore al loro tempo libero, quindi bisogna capire il valore marginale del tempo libero.

Allora assumiamo che un lavoratore è disposto a rinunciare al proprio tempo quanto più ne ha a disposizione. Questo vuol dire che meno tempo libero ha, maggiore sarà la sua pretesa di retribuzione per un’ora aggiuntiva di lavoroEsempio, se devo lavorare 10 ore, la decima ora costa più della nona. E così via. Quindi si può dire che il valore marginale del tempo libero è crescente.

mercato del lavoro

Retribuzione

Detto questo abbiamo una curva di domanda di lavoro decrescente e una curva di offerta del lavoro crescente. Quindi la retribuzione è pari al prodotto marginale del lavoro dal punto di vista dell’impresa, che coincide con il costo marginale per il lavoratore di rinunciare al proprio tempo libero.

Il fatto che il lavoratore chieda più soldi per lavorare di più è strettamente correlato all’aumento di desiderio di acquistare più beni in cambio della rinuncia al proprio tempo liberoSi deduce che una maggiore domanda di beni fa aumentare i prezzi. Allora l’aumento dei prezzi fa aumentare la produzione e quindi la retribuzione, che a sua volta fa aumentare l’offerta di lavoro.

Il mercato del lavoro : conclusioni

In conclusione si può dire che il desiderio dei consumatori di acquistare più beni determina il valore del lavoro per l’impresaIl bilanciamento tra valore del lavoro dell’impresa e valore del tempo libero dei lavoratori determina la retribuzione e la dimensione dell’occupazione.

Da questa affermazione si inizia a intravedere il concetto di crescita economica che per ora non starò ad analizzare. È importante ora tenere a mente la correlazione tra la riduzione del tempo libero e l’incremento del reddito pro capite.

Per altre informazioni sul mercato del lavoro, clicca qui.