L'uomo animale sociale deve essere uomo politico.
L’uomo animale sociale (o politico) per essere definito tale deve rispettare una condizione: condividere lo spazio comune e il mondo di cose da loro creato.
La condizione umana è quindi lo stato in cui ogni uomo, anche l’eremita, è influenzato dalla presenza di altri uomini.
Infatti non si può parlare di uomo animale sociale se non è condizionato da lavoro, opere e soprattutto dalle azioni degli altri. Tra tutte le attività, l’azione e il discorso devono necessariamente esistere in una collettività.
Lavoro e opere non sono sufficienti
Quindi l’uomo animale sociale non può vivere solo di lavoro. Per l’attività lavorativa non è sempre necessaria la presenza di altre persone, ma un uomo che lavora in solitudine e non intraprende azioni e discorsi con gli altri non può essere definito uomo.
Questo tipo di essere è definito “animal laborans”, la cui condizione è più simile a quella di uno schiavo, quindi non ha nulla a che fare con l’uomo animale sociale.
Si può fare un discorso analogo per l’opera. Un uomo che crea le cose del mondo ma non agisce e discute, non può essere definito come tale. Un essere di questo tipo è probabilmente più simile a un Dio. (Nella Bibbia si dice “Dio creò il cielo e la terra e rimase solo finché non creò l’uomo”).
Allora l’azione e il discorso rimangono le uniche attività umane capaci di dare un senso e uno scopo superiore a quello della mera sopravvivenza. L’azione e il discorso definiscono “l’essere insieme”, quindi danno un senso alla definizione di uomo politico.
Cosa significa agire come uomo animale sociale
Quindi cosa significa in dettaglio agire? La prima cosa che verrebbe in mente oggi è tutto ciò che non ci fa poltrire sul divano. Allora anche il semplice lavorare o praticare un hobby potrebbero rientrare nell’azione. Ma non è così.
Agire come uomo animale sociale richiama il fatto dell’essere-insieme nella pluralità e nella differenza. Va oltre il lavoro, cioè sopravvivenza, e oltre l’opera, cioè fabbricazione. Agire vuol dire condividere il mondo con la collettività.

Cosa significa discutere
Discutere deriva da “scuotere, agitare”, oppure mettere sul piatto diversi punti di vista al fine di raggiungere una decisione collegiale. Il discorso è l’atto di esprimere il pensiero con l’uso della parola.
Allora il discorso viene annoverato in una dimensione superiore rispetto al lavoro e all’opera, perché le parole usate in modo opportuno sono senza dubbio un modo di agire.
Anche se oggi il discorso viene inteso come mezzo di persuasione, esso deve essere lo strumento per fare politica, quindi per realizzare l’uomo animale sociale, sopprimendo l’uso della violenza.
Conclusioni
Quindi il fatto che i cittadini non discutano tra loro, che non si interessino ai temi che li possono toccare direttamente o indirettamente li pone in una condizione diversa da quella di uomo animale sociale.
Appartenendo tutti al mondo, la mancanza di azione e discussione può generare una separazione di individualità che li allontana dalla vita activa relegandoli ad una dimensione inferiore.
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